L’AI sostituirà i creativi?

Lo sviluppo e l’utilizzo dell’AI in ambiti sempre più svariati è ormai da tempo sulla bocca di tutti. Le discussioni a tema “se l’intelligenza artificiale sostituirà l’uomo” quasi si sprecano, mentre il cosiddetto Internet delle Cose pervade sempre di più i nostri ambienti quotidiani (casa, macchina, ufficio, ecc.) con oggetti e strumenti dotati di intelligenza “propria”. E proprio qualche giorno fa Tesla ha presentato la più recente forma di robot umanoide in fase di sviluppo.

AI e marketing

Non potevano certo fare eccezione il marketing e la pubblicità, dove il ruolo dell’AI è già da tempo fondamentale e sta assumendo recentemente vesti ancora inaspettate. Negli ultimi anni, infatti, i big data sono diventati sempre più importanti e l’utilizzo di data analysis e machine learning sono all’ordine del giorno per chi si occupa in generale di aumentare la diffusione e le vendite di un prodotto.

Grazie alla capacità dell’AI di elaborare grandissime quantità di dati in pochissimo tempo, il suo utilizzo è ormai consuetudine quando si tratta ad esempio di targettizzare il proprio pubblico in modo sempre più preciso. Man mano che i gusti e gli interessi degli utenti si fanno sempre più specifici, sviluppare un messaggio pubblicitario ad hoc e intercettare il target giusto è diventato decisivo.

Ma se l’utilizzo dell’AI dal punto di vista “quantitativo” è ormai una cosa comune, la novità è che sempre più spesso essa viene applicata anche alla creatività stessa. Tra le piattaforme che stanno destando più scalpore proprio in questo periodo c’è Midjourney, un’AI sviluppata da un laboratorio di ricerca indipendente che, semplicemente connettendosi a Discord, permette di creare in pochi secondi qualsiasi genere di immagine semplicemente scrivendole dei “prompt. Pensate a qualsiasi cosa (letteralmente, date spazio all’immaginazione), descrivetela il più dettagliatamente possibile, e inviate il comando al bot: i risultati sono abbastanza stupefacenti, ne trovate alcuni qui.

AI e i suoi progressi

L’AI fa passi avanti sempre più rapidi e non solo per quanto riguarda la parte visiva, ma anche la scrittura (come il software GPT3), tanto che alcuni brand hanno già iniziato ad affidarvisi come fonte di ispirazione per sviluppare i propri messaggi pubblicitari (tra i più recenti, quello della società di viaggi Kayak).

Insomma, l’intelligenza artificiale toglierà il lavoro ai creativi?
Anche in questo ambito la domanda sorge spontanea, ma rispondervi affrettatamente passando da un estremo al suo opposto non sembra la soluzione migliore. Tra chi assicura che l’AI non sostituirà mai l’uomo e il suo imprevedibile genio creativo, e chi invece ci vede già succubi di macchine molto più potenti di noi, la cosa più sensata anche in questo caso sembra provare a pensare ad una convivenza benefica e proficua tra l’AI e l’uomo, sfruttando le enormi potenzialità dell’una e mettendole al servizio di tutti.

Glossario
[learn_more caption=”Discord”] Discord: è una piattaforma pensata per community e amici, dove rimanere in contatto e divertirsi tramite chat, audio e videochiamate.[/learn_more]
[learn_more caption=”Prompt”] Sono i comandi (testuali o simbolici) che si danno a un computer, a una macchina o ad un’AI affinché svolga determinate operazioni.[/learn_more]
[learn_more caption=”Software GPT3″] è un software sviluppato da OpenAI per produrre testo simile al linguaggio naturale umano attraverso il machine learning a livello profondo.[/learn_more]