Le piattaforme di second-hand market: un esempio virtuoso
Il 5 giugno si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente, un’occasione per ricordare la crescente attenzione data dalle aziende allo svolgimento sostenibile delle proprie attività.
Il mondo fashion è uno dei settori che più si impegna nel comunicare questa attenzione, del resto è uno dei più impattanti sul pianeta. secondo il report 2023 “l’impatto ambientale del tessile” pubblicato dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA), la produzione tessile è responsabile di circa il 20% dell’inquinamento globale dell’acqua, a causa dei vari processi di tintura e finitura; Si calcola poi che l’industria della moda sia responsabile del 10% delle emissioni globali di carbonio, più del totale di tutti i voli internazionali e del trasporto marittimo messi insieme. Nel 2020 il consumo medio di prodotti tessili per persona nell’UE ha causato un’impronta di carbonio di circa 270kg, generando in totale emissioni di gas serra pari a 121 milioni di tonnellate.
Di fronte a tale situazione, si sono sviluppati progetti virtuosi di economia circolare, volti a favorire il riciclo dei capi, seguendo una rinnovata passione per il vintage, con l’obiettivo di ridurre il consumo di abiti nuovi e dunque l’impatto del settore sul pianeta. Tra questi, emergono i casi Vinted e Wallapop, note app di compravendita di prodotti second hand.
Tali piattaforme stanno rivoluzionando il modo in cui il settore comunica il proprio impegno verso la sostenibilità.
Secondo il Rapporto sull’impatto climatico 2023 del brand, Vinted è riuscita a ridurre le emissioni di carbonio, con un risparmio di 1,8 kg di CO2. Questa, attraverso report periodici, comunica con precisione e trasparenza l’impatto positivo delle sue operazioni, sottolineando il riutilizzo degli imballaggi e la scelta di consegna presso punti di ritiro, che riduce le emissioni del 62%. La narrazione pubblica di questi risultati concreti non solo dimostra l’impegno dell’azienda, ma educa anche i consumatori sull’importanza delle loro scelte.
Dal canto suo, anche Wallapop pubblica costantemente dati significativi riguardo al risparmio di risorse e materiali. Wallapop si distingue per la sua strategia di trasparenza, rendendo pubblici sull’app i dati sull’impatto ambientale di ogni transazione. Questa trasparenza non solo rafforza la credibilità del brand, ma coinvolge attivamente i consumatori, sensibilizzandoli sull’impatto positivo delle loro azioni. Nel 2023, più di 19 milioni di utenti hanno dato una seconda vita a più di 640 milioni di prodotti, portando un risparmio di più di 520.000 tonnellate di emissioni di CO2.
Una comunicazione basata sui principi di trasparenza, chiarezza, coerenza e appropriatezza, è fondamentale per costruire una reputazione solida, evitare accuse di “greenwashing” e muoversi nella direzione di un impegno autentico volto a promuovere un cambiamento positivo per il pianeta.