Social e Podcast, le nuove frontiere della divulgazione scientifica

La tecnologia evolve e con essa le dinamiche della vita quotidiana. In un mondo sempre più smart, la soglia di attenzione delle persone cala vertiginosamente e, per suscitare l’interesse delle generazioni più giovani, occorre andarli a cercare laddove sono più presenti. Da qui nasce la necessità di portare la cultura sui social, creando spazi di storia all’interno dell’ozio.

Come per tutte le novità, anche in questo caso non manca chi storce il naso, considerando i social luoghi non adatti a questo tipo di contenuti. D’altra parte, c’è chi vede di buon occhio questa ventata di innovazione, un’opportunità di visibilità oppure una via di uscita dai canoni rigidi che la cultura stessa si porta con sé.

Pro e contro fanno parte del gioco delle parti, ma su una cosa tutti convengono: la cultura non può prescindere dall’utilizzo dei vecchi cari libri, veri e propri manuali che da sempre hanno veicolato storia e cultura.

Che sia su Youtube, Instagram o Tik Tok, difatto, la divulgazione assume un aspetto diverso; qui occorre saper toccare le emozioni del pubblico attraverso canali istantanei.

Sono molti i letterati che si sono avventurati in questo nuovo mondo: si sono dovuti integrare in contesti differenti da quelli accademici di scuola ed Università. Un esempio è rappresentato da Dario Bressanini che da professore universitario ha cambiato abito ed ha indossato i panni del divulgatore-influencer noto come “il vostro amichevole chimico di quartiere”, portando all’attenzione un tema importante come l’alimentazione. Vai al canale Youtube

Una pratica sempre più comune è quella di informare e insegnare attraverso Youtube. Considerata da molti un’estensione della televisione, Youtube è diventato sempre più habitat di divulgatori di vario genere. Tra i tanti meritano menzione canali quali GeoPop e Nova Lectio.

Nova Lectio, invece, è un canale che tratta pillole di storia e geopolitica provenienti da ogni angolo del mondo, con lo scopo di “trasmettere la passione per il passato, le difficoltà del presente e la società in generale”. Ideato e sviluppato da Simone Guida, dottore di lingue e letterature straniere.

Il primo è un progetto di Andrea Moccia, geologo Napoletano che, dopo aver lavorato in giro per il mondo, ha deciso di creare, quasi per gioco come afferma lui, un canale che parlasse di tematiche tecniche usando un linguaggio pop e di facile comprensione. Oggi conta quasi un milione di follower ed è in costante crescita.

C’è chi, invece, dai social si è orientato sul podcast: ne è un esempio Adrian Fartade, noto come Link4Universe. Il podcast si differenzia dagli altri metodi di comunicazione, in quanto crea una situazione più intima ed è ampiamente più apprezzato dagli utenti.