Regina del pop, ma soprattutto del marketing
Taylor Swift è una delle artiste più iconiche del nostro tempo, non solo per la sua musica, ma anche per la sua straordinaria abilità nel dominio del marketing moderno. La cantante, prima artista donna nella storia di Spotify a raggiungere 100 milioni di ascoltatori mensili, rappresenta oggi un fenomeno culturale unico e un caso di studio per molti esperti di economia e marketing.
Il suo Eras Tour è diventato in poco tempo uno spettacolo planetario: ogni singolo concerto racconta il viaggio emozionale dell’artista attraverso le diverse fasi della sua carriera, dalla musica country-pop inziale al pop globale. Composto da oltre 130 concerti, ha battuto ogni record diventando il tour musicale con maggiore incasso di sempre.
Ma al di là degli incassi dell’artista, questo successo sembra portare beneficio anche all’economia locale di ogni città toccata dal tour. Ad agosto, OTA Insight – leader globale nella business intelligence dell’ospitalità basata su cloud – ha pubblicato un’analisi che evidenzia l’influenza dell’Eras Tour sulla domanda e sui prezzi degli hotel, sia a livello nazionale che internazionale. Si parla di “Effetto Taylor Swift”, un evento che oggi incide in modo significativo su tutto il settore dell’ospitalità e del turismo, con fan disposti a pagare centinaia di euro per alloggio, cibo e trasporto. I suoi concerti generano un vero e proprio indotto economico, spinto anche da eventi dedicati e prodotti lanciati per l’occasione, come cocktail creati con il nome delle sue canzoni, ciambelle con il suo volto o temporary museum con i suoi abiti di scena.
Ma com’è riuscita Taylor Swift a diventare un fenomeno mondiale di così vasta portata? Oltre ad essersi dimostrata una bravissima cantante, scrittrice e performer, Taylor si è dimostrata negli anni una vera e propria maestra del marketing moderno. Una strategia che può essere riassunta in diversi punti:
- lo sviluppo di una narrazione autentica, con un racconto aperto e personale in grado di creare una connessione emotiva con il suo pubblico.
- l’utilizzo attivo dei social media, con regolare pubblicazione di contenuti ed interazione con i suoi fan.
- la realizzazione di eventi unici e attività esclusive per il suo pubblico, come sessioni di ascolto live per pochi selezionati, invio di memo vocali ai primi acquirenti degli album, eventi speciali dedicati, tutto volto allo sviluppo di una community solida, fedele, e sempre ingaggiata.
- la capacità di adattamento, in base alle nuove tendenze del mercato e alle sue esperienze di vita; si è dimostrata un’artista multiforme e flessibile, reinventando più volte la sua musica.
- l’utilizzo dell’elemento sorpresa, con l’annuncio a sorpresa di nuovi album e la creazione di suspense intorno alle date di pubblicazione, che hanno contribuito ad aumentare stupore, hype e copertura mediatica.
- le collaborazioni strategiche, che hanno ampliato il suo pubblico e rafforzato la sua influenza nel settore musicale.
- l’attivismo, per promuovere cause sociali importanti e di valore, avvicinandosi maggiormente alla sua community.
Cosa ci insegna Taylor Swift? Mai sottovalutare il target. Quando si parla di progetti di marketing, infatti, il contenuto è certamente centrale, ma lo è anche la cornice in cui si posizionano. Capire il contesto ed il proprio pubblico di riferimento resta alla base di qualsiasi strategia. Non ci resta quindi che fare come lei, che ha dichiarato apertamente di passare spesso le notti a cercare di capire i desideri del suo pubblico.