MA SERVONO VERAMENTE GLI HASHTAG?

Ormai li conosciamo bene!

Gli hashtag sono quelle parole senza spazi precedute da cancelletto, ovvero quel tasto che per molti anni abbiamo guardato sulla tastiera del telefono senza sapere esattamente a cosa potesse servire.
Inserire il cancelletto davanti ad una parola (o gruppo di parole), permette a quest’ultima di diventare un link.

Compaiono per la prima volta su Twitter, nel 2007, non senza riscontrare pochi ostacoli. Nonostante l’impatto burrascosco, oggi vengono lanciati più di 98.000 tweet al minuto, anche perchè su Twitter sarebbe impossibile seguire un argomento senza il loro uso!

Utilizzate come vere e proprie etichette, su Instagram permettono di cercare foto catalogate per argomento.
Gli hashtag più utilizzati sono: #sunset con 97M di foto, #picoftheday 250M, e #love 878M. Capiamo quindi che la possibilità di esser trovati è davvero molto bassa se usiamo queste parole così comuni!

Gli hashtag su Facebook sono molto meno utilizzati in quanto il ritorno di visualizzazazioni è minore in termini di quantità e immediatezza.
Utilizzando gli hashtag l’algoritmo di Facebook capisce quali sono gli argomenti di cui trattate, quindi propone la vostra pagina nella sezione “Pagine che potrebbero piacerti” all’utente che visita pagine dei vostri competitors o pagine che trattano argomenti simili.
Inoltre una ricerca di Socialbakers evidenzia che i contenuti su Facebook che contengono troppi hashtag ricevono meno interazioni rispetto a quelli in cui non sono presenti.
Al contrario di quello che succede su Instagram e Twitter, su Facebook non è possibile trovare un hashtag utilizzato da poche persone.

Il consiglio quindi è non utilizzare hashtag a caso, soprattutto su Facebook!